9 novembre 2011- Castelvetro
Castelvetro fiume Guerro - Centro storico - Via Cimitero - via Poggio - Via Tiberia - Via Ghiarona

ORE 3      10 Km   disl 200 m

 

Provo a cambiare la visualizzazione delle immagini, ora rapida per le anteprime , ma noiosa per vederle in dimensioni reali.
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IL DIARIO DI LAURA

Mercoledì  9  novembre ‘11

Destinazione      Castelvetro – Rodiano

Partecipanti       Anna Po, Anna c., Alba, Camilla, Carla, Cate, Dani, Lucia, Luisa, Mariella, Patti, Sandro

                             Titti,Umberto, Iso …..e poi ne mancano ancora tre, ma aspetto che siano i miei lettori più

                             attenti a dirmi chi sono

                             Giovanna, Giulio, Isa e Pino ci hanno raggiunto al ristorante

Durata                 tre ore

 

Sandro passa a prenderci  e, mentre  andiamo da Cate,  lui e Patti parlano dei neutrini. Il livello della conversazione è altissimo. Io sto molto attenta, ma l’unica cosa che ho capito è che , nel tunnel che la Gelmini ha contribuito a costruire,  i neutrini li trovi spesso parcheggiati in doppia fila. Arriviamo da Cate e c’è una folla, perchè oggi festeggiamo il compleanno di Carla. Siccome siamo in diciotto, partiamo con quattro macchine. Io, Mariella e Patti saliamo su quella di Umberto e per tutto il tempo la conversazione verte sulla verginità della Madonna per cui, arrivati alla Muffa, chiedo di cambiare macchina, ma nessuno – sentita la motivazione - accetta lo scambio. E nel tratto fra la Muffa e Castelvetro sarà anche peggio, perché Umberto comincerà ad inanellare bestemmie molto sofisticate, tanto che chiederemo – invano - di farci scendere prima che la folgore divina si abbattesse sulla macchina. A Bazzano ci fermiamo perché abbiamo perso  Dani, che ha dovuto  fare benzina ma non ce lo aveva detto perché è una ragazza riservata. Poi ci ritroviamo , ma Sandro ci semina subito dopo e, se non fosse che è stato inventato il telefonino , non ci saremmo ritrovati mai più. Verso le 11 ci ricongiungiamo tutti  al parcheggio ai piedi di Castelvetro. Saliamo a visitare il paese perché alcuni del gruppo non lo hanno mai visto. Purtroppo la bella scacchiera della piazzetta principale è attraversata da una lingua di terra presso cui stazionano delle mucche di plastica – speriamo che le rimuovano presto. Voltiamo a destra e Patti ci indica la casa in cui la sua famiglia era sfollata durante la guerra e ci dice che da lì si raggiungeva un sotterraneo adiacente alla chiesa fiancheggiato da tombe e, quando arrivava in paese una nuova famiglia sfollata, si apriva una tomba, si mettevano da parte le ossa e la famiglia si sistemava lì. I bambini ci scorrazzavano, in quei corridoi, divertendosi moltissimo. Ah, che bei tempi! dice Patti. Ma come, c’era la guerra! Sì, ma lui aveva quattro anni. Giriamo per il paese, poi torniamo in pellegrinaggio al giardino del museo di arte “ bizzarra “ ( vedi il resoconto delle visite precedenti ).  Rileggiamo ancora la frase di Einstein in cui dice che ci sono due cose infinite: l’universo e la stupidità umana, ma sull’universo ha ancora dei dubbi.
 Usciamo dal paese e cominciamo il nostro giro. Quella che faremo oggi è una delle nostre passeggiate mitiche - assieme a quelle dei campanellini, dei ciliegi in fiore e  delle gincobilobe -  che ripetiamo ogni anno come un rito irrinunciabile. Non ci stanchiamo mai di goderci lo spettacolo di queste dolci colline pettinate a rasta con le viti rosse o gialle. E qui pare che ci sia stato gettato sopra un drappo rosso bordato di giallo, là un tessuto a strisce colorate. Una festa di colori, una bellezza assoluta. Il tempo non è un gran che, ma almeno non piove a dirotto come l’ ultima volta che siamo venuti qui. La strada è tutta asfaltata, e passa attraverso due bei borghetti.
 Sandro ha prenotato  il ristorante per l’una, ma all’una e un quarto  vediamo comparire il campanile di Castelvetro laggiù, lontano lontano. Telefona Isa e la rassicuriamo dicendo che in venti minuti saremo a Rodiano, ma ci arriveremo solo alle due e un quarto, guadagnandoci gli accidenti dei ristoratori – mascherati dai sorrisi - e l’assicurazione da parte di Giulio che non verrà più con noi. Ordiniamo, poi Iso ci da ‘ il permesso di andare in bagno. Finita la processione alla toilette, cominciano i festeggiamenti. Sull’aria di “ Stessa spiaggia, stesso mare”  adattata da Gio, cantiamo che come l’anno scorso / insieme con il vino / a Carla noi brindiamo / ogni bene auguriamo / per l’anno che verrà a a a a. Poi io, imitando la sua voce, leggo una poesia in spagnolo scritta da Gianni , che non è potuto venire .  E sull’aria di ‘A sciantosa’ Rita ha preparato una canzone in cui si invita  Carla ,che “ parla frangese, ma viene da Boloogna”  a restare “ accà “ e si chiude con un invito rivolto a tutti  a divertirsi e a ridere “si lo putimmo fa “. Anna C  legge una bella poesia sui colori di Carla , che non voglio sciupare riassumendola  e  che verrà accompagnata da un acquerello di Patti. E anche Sandro si esibisce in una poesia, un’opera prima. Intanto sono arrivati i primi, ottimi, seguiti da crescentine e tigelle ( su cui come al solito si apre un aspro dibattito:  quali sono le crescentine e quali le tigelle? ) accompagnate da salumi, formaggi, pesto alla modenese, nutella. Alla fine c’è anche una torta che Carla divide con la solita inarrivabile perizia. Mentre i brindisi si susseguono , consegnamo a Carla un piccolo regalo simbolico, un libro. Dopo aver pagato 20 meritati euro a testa, usciamo. Alcuni tornano a casa, altri vanno a un’enoteca a comprare del vino. A casa alle sei e mezzo, sette, sette e mezzo.

 

Partenza da Castelvetro

vigneti in città

il centro di Castelvetro

                                                                                         cosa fa fare la fede!!

Museo all'aperto

non ci sono collegamenti con le immagini seguenti...

via del cimitero

Borgo il Poggio

 

comincia il ritorno per via Tiberia

comincia a riapparire Castelvetro

oratorio di San Michele - per informazioni http://www.comune.castelvetro-di-modena.mo.it/servizi/gps/link/Michele/Michele.html

 

il centro di Castelvetro, sempre più vicino

dobbiamo purtroppo fare un tratto di strada trafficata: via Ghiarona

eccoci in centro e alle macchine, che ci porteranno, in ritardo, alla Trattoria Leonelli a Rodiano

Qui festeggiamo i 65 di Carla, che si esibisce in un perfetto taglio di tortina in 22 parti

continua il laborioso taglio

usciamo annebbiati bal buoi e dal.. vino!

Alcuni di noi vanno per vino. Ci imbattiamo nell'Azienda Poletti, verso Castelvetro

acquistiamo e assaggiamo vino , l'Isora munge anche una mucca.