15 - mercoledì 9 dicembre 2009
Vaiano - Fornace - Sofignano - Pieve - San Gaudenzio - Savignano - Vaiano - visita paese  circa 4 ore 
11 Km  disl. 350 m

Il diario di Anna Po

Mercoledì 9 dic. 2009

passeggiata a Vaiano- valle del Bisenzio.

Partecipanti:Giovanna- Anna C.-Titti-Umberto- Isora-Caterina- Anna Po e, naturalmente, il nostro capo spirituale che guida e conduce: Sandro C.

H 9. da Caterina. Saliamo in 4 sulla macchina di Sandro e, dopo la rituale colazione, andiamo a prendere il treno a Vado. Sul treno incontriamo gli altri che sono saliti a Bo (Umberto a S.Ruffillo).

E una giornata splendida ( che culo dopo la pioggia battente di ieri!)

Scendiamo a Vaiano dove la 1° sosta è alla Coop: deve prendere qualcosa solo Umberto, in realtà tutti comperano: schiacciata ( cattiva),pizza, acqua, etc.... Ci avviamo verso Sofignano. Notiamo subito che in Toscana fa più caldo che da noi, oltre a notare il paesaggio nettamente diverso sia per architetture che per vegetazione.

Arriviamo al borgo Fornace Brandi,poi proseguiamo in salita verso i monti della Calvana per andare a visitare una pieve che si staglia isolata. la pieve di S Vito e Modesto, del XII sec.,in realtà rifatta= tutta cementata: modesta come il suo santo.

Proseguiamo verso un altro borgo che scopriamo essere una villa con tutte le sue dipendenze: Villa Buonamici a S.Gaudenzio, circondata dapprima da un'alta siepe che prosegue con un imponente muro di cinta. Arriviamo davanti alla cancellata: bella, elegante, imponente, rigorosamente chiusa. Il corpo centrale della villa è tutto ristrutturato e presenta arcate elegantissime che scopriamo mano a mano che proseguiamo il nostro cammino salendo verso il borgo successivo:Savignano.

A questo punto l'ora e la fame chiamano e ci fermiamo a consumare il nostro frugale pranzo ( si fa per dire) al sole su una piattaforma ,che in estate è sicuramente un ristorante, dietro la Chiesa dei  santi Andrea e Donato.

Dopo pranzo visitiamo il borgo, tutto ristrutturato: una Casa Bartolini, una seconda villa Buonamici, meno imponente della prima...Poi, siccome il sole sta scaldando meno perchè il tempo passa, Sandro decide di scendere a visitare Vaiano nell'attesa del treno delle 17,15. Scendiamo per una via più breve dell'andata, completando così l'anello in partenza da Vaiano, e arriviamo alla periferia del paese, che ha un'aria un po' dimessa e vagamente abbandonata : una fabbrica dall'aria abbandonata, dei muri screpolati..... Andiamo verso il centro per visitare la Badia S.Salvatore e il suo museo, naturalmente chiuso, che hanno l'ingresso nella piazza Agnolo Fiorenzuola, zona pedonale ben ristrutturata.

Poi cerchiamo un bar per prendere qualcosa di caldo, ma non c'è granché: la casa del popolo e il circolo Acli dove entriamo per scoprire che i bambini, appena usciti da scuola, vi stazionano rincorrendosi mentre le mamme chiacchierano.

Alle 16,45 ci avviamo verso la stazione per non perdere il treno. Ci sediamo in una piccola vecchia sala d'attesa dove, ad un tavolo rotondo posto al centro, 4 signori giocano a carte seduti su 4 sedie diverse, chiaramente portate da casa : è il loro bar. E qui inizia il giallo: una voce annuncia prima 15 minuti di ritardo, poi sul tabellone appare  Sop=soppresso e la voce annuncia che, causa rottura locomotore, il treno è soppresso. Momento  di smarrimento perchè il treno successivo è 2 ore dopo; c'è chi telefona a casa per dire che arriverà tardi, chi no. Conciliabolo sul da farsi perchè 2 ore in quella sala al freddo non passano mai: torniamo in paese ? dove? Arriva una signora che accompagna la sorella e la nipote e le diamo la lieta notizia, le chiediamo consiglio e lei ci indica una pasticceria che non avevamo notato mentre la voce annuncia di nuovo la soppressione del treno. La signora se ne va,noi stiamo per uscire dalla stazione dalla parte del cancellino quando vediamo due occhi fendere la notte  nella direzione Bologna (binario 2,ovviamente). Corsa a grandi falcate nel sottopassaggio e riusciamo tutti a prendere il treno soppresso perchè Umberto, arrivato per primo, tiene aperta la porta con un piede sul predellino.

Conclusione: preso il treno soppresso mentre l'altoparlante annuncia di nuovo la soppressione dello stesso. Mah! Meglio per noi!

Risultato: arriviamo con soli 15 minuti di ritardo; noi a Vado, gli altri,credo ,a Bologna. E andata di lusso.

Giornata bellissima e ...alla prossima

Anna po

 

 

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