IL DIARIO DI LAURA
Destinazione : Rimini
Partecipanti : Alba, Anna Ch, Cate, Dani, Laura, Miriam, Patti, Pino, Rita, Sandro
Durata : due ore
Usciamo e il sole sbrilluccica, il cielo appare lavato di fresco e fa un gran caldo. Non solo non ci sono più le mezze stagioni, ma adesso succede che l’estate viene anche in autunno. Ci ritroviamo alle otto e venti alla stazione, perché il treno parte alle 8.35. Che bello, c’è anche Dani, casualmente di passaggio a Bologna. Cate e Sandro non ci sono, arriveranno da Casalecchio in ritardo e perderanno la coincidenza. Arrivati a Rimini, ci sediamo a un bar a fare la seconda colazione. Pino ci legge dal giornale locale di una truffa per cui agli abitanti di S.Marino . che sono 30.000 – risultava che erano stati venduti un milione di telefonini. Disonesti questi truffatori, e anche ignoranti di matematica. Andiamo al bagno 11, dove prendiamo degli sdrai in svendita ( 3 euro ) e cominciamo ad allucertolarci – alla fine della giornata saremo tutti belli rossi. La spiaggia è quasi deserta, il mare di un bel colore blu e l’acqua quasi trasparente. Ci distraiamo un attimo ed ecco che Pino non c’è più, è già in acqua. Non riuscirà però a fare il solito bagno infinito, perché dopo mezz’ora ecco che arrivano Cate e Sandro e cominciamo la passeggiata verso Riccione. Alba cammina sulle uova, e non c’è verso di farla scendere. Però dopo un bel po’ di tempo, senza accorgersene, comincia a camminare normalmente. Dopo un’ora torniamo indietro, e intanto la spiaggia si è popolata e non ci sentiamo più soli. Ritornati alla base, Rita e Pino vanno a fare il bagno – pare che l’acqua non sia fredda. Quando ritornano Pino dice che sono stati in acqua solo 5 minuti. Ma allora perché siamo stati ad aspettarli per ore, seduti al ristorante a bere vino bianco frizzante? Poi arrivano i bagnanti e anche i piatti. Il mio fritto è riscaldato, gli altri piatti non proprio eccezionali, però l’aria è perfetta, il cielo splendido e poi starsene seduti dopo la faticata che abbiamo fatto è molto piacevole. Perché Sandro dice che abbiamo fatto 500 metri di dislivello – camminare sulla sabbia è come andare in salita. Finito di mangiare alcuni vanno in spiaggia, mentre io, Patti, Anna e Miriam ci mettiamo a giocare a burraco – e uno dei camerieri che si presenta come un professionista passa, ci sta a guardare e ci sgrida. Alle cinque meno un quarto ci avviamo verso la stazione, ammirando le belle ville liberty che incontriamo passando. Arriviamo sul binario e vediamo che il nostro treno è in ritardo : così Cate e Sandro riusciranno di nuovo a perdere la coincidenza. A casa alle sette e mezzo. E’ stata una bellissima giornata, un vero regalo.
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