IL DIARIO DI LAURA
Mercoledì 9 gennaio 2013
Destinazione verso il sole, in una vana ricerca
Partecipanti Anna Ch, Camilla Danila, Isora Laura, Lucia, Patti, Rita … aiuto, manca Sandro!!
Durata due o tre ore
Alle nove meno un quarto alla Meridiana. Oggi ci sono anch’io, dovrebbe essere una grande sorpresa, ma nessuno pare accorgersene. C’è anche Cate, che è venuta a prendere il caffè con noi, e poi se ne andrà a casa a badare alla mamma. Appena siamo tutti riuniti, Rita sale su una sedia e ci fa la foto da mandare a Sandro – verrà poi debitamente sgridata dal barista. Vogliamo farci riprendere con la faccia triste, per significare quanto ci pesi la sua assenza, ma Rita fa un po’ la pagliaccia e ci viene da ridere. Alla fine pero’ la foto viene fuori molto espressiva. Partiamo verso Monte Pastore e Tolè, perché Iso ci ha detto che oltre i 500 metri c’è il sole, e Iso è una donna d’onore. E invece no, saliamo e il paesaggio continua ad essere avvolto da un velo a tratti leggero e impalpabile, a tratti più pesante, così da rendere un po’ difficile la guida. Oltrepassiamo Tolè, parcheggiamo e cominciamo la passeggiata. Sono le dieci. Dapprima la strada è asfaltata, poi prendiamo un sentiero nel bosco, a tratti scivoloso. Nebbia, fango, nebbia… anche le Isore sbagliano: infatti il sole non lo vedremo mai. A un certo punto il sentiero comincia a scendere a rotta di collo – capace che al ritorno è tutta salita. E’ passata un’ora, e io mi sento molto stanca perché sono fuori esercizio; Dani comincia ad aver male alla gamba e quindi decidiamo di tornare indietro – lo avremmo fatto se ci fosse stato Sandro? – e Patti ci accompagna nel caso incontrassimo il lupo. Le altre proseguono. Ritorniamo indietro per la stessa strada perché oggi manca il signore degli anelli. Ancora nebbia. Camminiamo e non si arriva mai, ma ecco, finalmente le macchine, abbandonate nel vapor leggero. Andiamo a Tolè , ci sediamo al Falco d’oro e anneghiamo la nostra solitudine nel prosecco, e in una gran quantità di noccioline, patatine e sottaceti. Dopo un’ora, appena spazzato via tutto quello che si poteva mangiare, arrivano le altre - per il resoconto del supplemento di passeggiata vedi il diario di Anna. A casa alle due e mezzo.
SUPPLEMENTO DI ANNA C
Proseguiamo in cinque verso Monte Pero. Il sentiero sale, poi si biforca. Isora e Rita si inerpicano alla ricerca di indicazioni, faticosamente ritroviamo la via e arriviamo su un’altura che per noi è sicuramente la meta. Contente di aver visto le prime gemme sugli arbusti e due ellebori in fiore, decidiamo di ritornare. Al primo bivio, prendiamo a sinistra (naturalmente), ma nessuna di noi riconosce il sentiero, torniamo indietro e prendiamo a destra (speriamo non porti sfiga), ma .. stessa impressione di straniamento. Rita consulta il GPS del cellulare: procedere verso nord. Ma dove sarà il nord? E’ tutto grigio, il sole non ci può orientare. E il muschio - suggerisce Camilla? Ci guardiamo intorno, non ci sono certezze. Noi, però, non ci scoraggiamo e proseguiamo, tra tronchi a terra, alberi cavi, pozze d’acqua finché .. non sentiamo il rumore delle auto. Evviva, la strada è vicina! Raggiungerla è tutto un altro paio di maniche. La discesa è ripida e scivolosa, ma riusciamo a raggiungere l’asfalto senza danni. Scopriamo di essere arrivate dalla parte opposta, così anche questa volta - dice Isora - faremo un anello! E così fu.
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