4 aprile 2012 -
pranzo di Pasqua
Giro
1 - Calanchi di Montemaggiore
Giro 2 - Fagnano - Venerano - bivio Mongiorgio e rit.
ORE 3 7,5
Km disl 50 m
Pranzo alla trattoria Vecchia Roma
INDICAZIONI-
MONTEMAGGIORE SI RAGGIUNGE DA
PONTERIVABELLA PRENDENDO VIA LANDA E SEGUENDO SEMPRE LA VIA PRINCIPALE -
PROSEGUENDO IN DISCESA E SVOLTANDO A SN SI ARRIVA A FAGNANO
PERCORSO QUASI TUTTO SU ASFALTO E PIANEGGIANTE
DIARIO DI LAURA
Percorso Calanchi di Montemaggiore – valle del Samoggia ( per vedere quel che resta
dei ciliegi )- Calderino ( questo nome mi ricorda qualcosa, ma non riesco a
mettere a fuoco….. )
Partecipanti Anna Po, Cate, Dani , Gio, Iso, Laura, Lucia, Luisa, Mariella, Laura, Patti,
Pino,Sandro,Titti
Altri Angela, Giulio, Ale, Antonio, Isa, Alba, Miriam
Durata due ore e mezzo , più o meno
Tempo abbiamo visto di meglio
Passa a prenderci Mariella che, non appena Anna le chiede
incautamente informazioni sulla sua casa che è stata svaligiata dai ladri, si
agita tutta e comincia a guidare freneticamente a balzi e sbandate. Con
l’intervento tempestivo di S.Cristoforo riusciamo comunque a non schiantarci, e
alle nove meno un quarto siamo al bar dell’Esselunga. Lì troviamo gli amici e,
sorpresa delle sorprese, c’è anche Giovanna, che bello ! Partiamo. Gli altri si
fermano da Cate, che prenderà la sua macchina perché deve tornare prima di
pranzo. Noi della macchina di Mariella scambiamo Anna con Dani, perché io e lei
dobbiamo ripassare i canti del concerto di stasera. Poi, dato che non sappiamo
la strada, ce ne andiamo per conto nostro dandoci appuntamento al parcheggio di
Calderino. Non lo avessimo mai fatto. Oltrepassiamo l’uscita giusta, prendiamo
quella dopo e ci perdiamo in una spirale di stradine nella periferia di Zola,
che continua a portarci nel parcheggio di un supermercato, sia che voltiamo a
destra sia che voltiamo a sinistra. L’assessore al traffico deve esser rimasto
affascinato dal mito di Dedalo. La Bazzanese è lì a due passi, ma non riusciamo
a raggiungerla. Finalmente Patti prende le redini della situazione e riesce a
farci uscire, ma quando gli chiediamo come mai conosce così bene la zona, non sa
darci una spiegazione che mi tranquillizzi. Intanto telefona Iso e dal tono
della voce si capisce che ha già tirato fuori la frusta. Chissà quando
arriviamo! ( E invece no, non ci sgriderà neanche, si sta ammorbidendo e se
andiamo avanti così, chi ci dirà cosa dobbiamo e cosa non dobbiamo fare?).
Andiamo verso Ponte Rivabella, e intanto io e Dani ripassiamo i canti per il
concerto e, soprattutto quando insistiamo con la ninnananna, Mariella sembra
assopirsi.
Dopo esserci ritrovati con gli altri al parcheggio, ci dirigiamo verso
Montemaggiore, uno dei nostri luoghi rituali. Lì ci aspetta una nebbiolina
sottile che sfuma i contorni dei calanchi , con le punte che emergono scure e
minacciose, creando un paesaggio infernale. Dani dice che sembra di vedere un
immenso drago adagiato sulla collina, una bella immagine. Ci fa anche notare che
nell’arco di due mesi si sono concentrate tutte le stagioni: prima la neve, poi
una primavera fugace, poi l’estate della settimana scorsa ed ora siamo già in
autunno. Gli amici si inerpicano su per un sentierino stretto e tutto crepato
che si appresta a sgretolarsi. Io non ci vado, sono ancora troppo giovane per
morire. Ritorniamo alle macchine e raggiungiamo Fagnano, in val Samoggia.
La strada asfaltata si snoda fra alberi ancora in fiore, anche se non più
al massimo del loro splendore. Comincia a piovigginare, e prendiamo fuori gli
ombrelli. Dopo un po’ li richiudiamo, poi li riapriamo e così per tutto il
tempo, ma senza arrabbiarci, perché si vede quanto la terra sia assetata.
Camminiamo e chiacchieriamo, soprattutto di cose che non lasciano traccia.
Torniamo alle macchine e andiamo verso Ponte Rivabella, dove lasciamo Cate che
deve tornare dalla madre, poi a Calderino al ristorante Vecchia Roma . Lì
troviamo altri amici, ed è un vero piacere riabbracciare Ale, Antonio e Miriam,
che non vedevamo da tempo. Purtroppo manca Patrizia, per cui avevamo organizzato
l’incontro ma pazienza, festeggeremo anche in sua assenza. Il pranzo passa
allegramente fino all’arrivo del conto : 27 euro a testa. Avete pasteggiato a
caviale e champagne? mi chiederà qualcuno. No, in 21 abbiamo ordinato nove
primi e quindici porzioni di crescentine. A casa alle quattro.
Partenza per il giro dei calanchi di Montemaggiore
l'ex-osteria e la chiesa di Montemaggiore
la Lunaria , o medaglia del papa
pero in fiore ed ecco l'nferno..
In auto raggiungiamo Fagnano per un giro più primaverile
gatto terrorizzato lascia le penne ( dice Cat) attaccate al filo spinato
antica macina e grosso macigno di selenite
VENERANO
CA' SOAVE
GERMOGLI DI EQUISETO
LA LONTANA CHIESA DI ZAPPOLINO, SULL'ALTRA SPONDA DEL SAMOGGIA