h | ora | tempo | disl | ||
Pianaccio | 760 | 10.48 | 0 | 0 | |
Segavecchia | 920 | 11.48 | 1.00 | 160 | |
Acerolo | 1120 | 12.38 | 0.50 | 200 | |
Acerolo | 1120 | 14.00 | 1.22 | 0 | |
ponte Silla | 945 | 14.15 | 0.15 | -175 | |
ponte Silla | 945 | 14.30 | 0.15 | 0 | |
Montacuto | 920 | 15.55 | 1.25 | -25 | |
Montacuto | 920 | 16.10 | 0.15 | 0 | |
Cim Pianaccio | 760 | 17.15 | 1.05 | -160 | |
tempo totale | 4.35 | ||||
disl tot | 360 |
Il Diario di Laura
Merc 22 ott ‘08
Destinazione Pianaccio – Monte Acuto
Partecipanti dai 12 ai 14: Anna Po, Anna e Roberto Frab, Dani, Sandro, Iso, Isa, Laura, Regina, Melita ( oggi è la prima volta che viene e, contemporaneamente, anche l’ultima ), Cate, Carla, Mariella, signora Luigina
Durata Sandro dice 4 ore e mezzo, ma i miei polpacci dicono 5 ore e un quarto
Alle
8.45 da Cate. Melita dice che prende la sua macchina, perché
non sa se ce la farà a tenere il nostro ritmo, e quindi potrebbe tornarsene
indietro da sola dopo un po’, quindi dobbiamo organizzarci con le macchine come
se la sua non ci fosse.
Dove siamo diretti? Sandro dice che andiamo a Monte Acuto, ma qualcuno verrà
lasciato a Segavecchia e, non so perché, mi guarda con insistenza.
Regina, io e Melita partiamo per prime, e così non ho modo di accorgermi che i
miei amici hanno delle gravi lacune in aritmetica e non sanno che il 12 ( numero
dei partecipanti escluso Melita ) nel 2 ( macchine ) non ci sta.
Ci avviamo sulla Porrettana e cominciamo subito a discutere sul sesso degli
angeli. Dopo più di un’ora siamo molto vicine a stabilire se sono maschi o
femmine e siamo così accalorate che ci sfugge la deviazione per Silla e così ci
tocca di arrivare a Porretta e poi tornare indietro.
A Silla facciamo colazione poi, arrivati a Pianaccio, prima parcheggiamo a
cazzo, poi ce ne pentiamo e riusciamo a trasformare il cazzo in pettine, cosa
non facile. Alle 11 cominciamo la passeggiata.
Un cartello indica la direzione per Monte Calvario , che però ci evoca ricordi
sgradevoli, quindi prendiamo per Belvedere.
La strada asfaltata sale dolcemente ma Melita va piano, e viene subito
distanziata. Per un po’ sto con lei e le tengo compagnia, ma poi lei dice che è
più tranquilla se raggiungo gli altri e quindi lo faccio, promettendole di
telefonarle ai bivi, per dirle quale sentiero prendere.
Incontriamo tre signore che passeggiano – una spinge una carrozzina – e Cate
attacca discorso e scopre che conoscono l’amico di Alberto che abita a Pianaccio
– e te lo credo, ci saranno sei o sette abitanti! Una delle tre signore,
Luigina, capisce subito che noi siamo più simpatici, e decide di continuare la
passeggiata con noi. Ha 77 anni, ha viaggiato un sacco ed è molto vispa, ci
piacerebbe pensare che saremo come lei, alla sua età… Arrivati a Segavecchia ci
fermiamo a guardare un campo di fragole, Alcune rosseggiano fra le foglie, e ci
provocano, ma riusciamo a resistere alla tentazione di coglierle. Isa si china a
raccogliere un lumino da camposanto e se lo mette in tasca, lo sa lei perché.
La signora
Luigina ci saluta, perché deve tornare indietro. Ci invita a prendere il caffè a
casa sua, dicendo che sta al numero 13. Oggi siamo in 13, e stiamo per prendere
il sentiero n. 13, per fortuna che non siamo superstiziosi ! Dico alla signora
Luigina di salutare la nostra amica Melita, quando la incontra, e comincio a
descriverla.” Inutile , dice lei, quante signore crede che incontrerò
scendendo?”. Ve l’avevo detto che era vispa! Prendiamo il sentiero 13 e al
primo bivio prendiamo a sinistra. Il cartello dice che ci vogliono due ore per
arrivare a Monte Acuto. Telefono a Melita: niente campo; mando un messaggio, non
parte. Mi sa che Melita l’abbiamo persa per sempre. Arriviamo a una chiusa.
Sandro ha fatto arrestare il corso dell’acqua, che ricomincerà a scorrere per
fermare i nostri inseguitori non appena saremo passati. Ci fermiamo a sedere al
sole, e Carla racconta delle barzellette. Quando ci alziamo per ripartire viene
rinvenuto un sasso istoriato con un graffito augurale rivolto a una certa Laura,
e me lo porto a casa. Entriamo nel bosco. Gli alberi sono ancora molto verdi
rispetto quelli del Lago Santo, ma il terreno è tappezzato di foglie con tutte
le tonalità del giallo e del marrone. Un cartello dice che ci vogliono due ore e
dieci per Monte Acuto, avremo preso la direzione opposta?
I tronchi dei castagni sono contorti e spezzati, un esempio doloroso del male
di vivere. Anna Frab ansima, non è allenata e noi le stiamo vicini perché
vogliamo che superi la prova e venga ancora con noi. Per tutto il tempo provo a
telefonare a Patti ( non è che io debba dirgli niente di particolare, è solo per
tenerlo sotto controllo ) e a Melita, per sentire se è sopravvissuta. Ma niente
campo.
Verso le tre, in un momento magico e fuggevole, mi chiama lei e mi dice che ha
fatto amicizia con la signora Luigina, che hanno pranzato assieme e che adesso
sta facendo la siesta a casa sua. Ci aspetti? Siamo lì fra due ore, dico io. No,
dice lei, vado a casa. Non sa, e io non glielo dico, che se va via uno di noi
non ha il posto in macchina.
A un certo punto troviamo un cappellino abbandonato in terra, appartenuto
probabilmente a qualcuno mangiato dai cinghiali. La strada è bella larga, e
passano ben due macchine: in cima ci dev’esser da far bene, visto il traffico.
Ci fermiamo a mangiare in un punto del bosco molto luminoso. Alla fine del
pasto ci mangiamo le giuggiole portate da Isa, buttando i noccioli tutt’intorno,
così fra 20 anni qui ci sarà un boschetto di giuggiole, con grande sconcerto
degli esperti. Stappiamo lo spumante per festeggiare il nipotino di Anna Po e il
mio compleanno. C’è una vaschetta di torta di riso , e Isa accende il lumino che
aveva raccolto. Carla passa a sollevare i piccoli rettangoli di torta e a
distribuirli. Arrivata a Sandro, lui dice che il suo preferisce sollevarlo da
solo, e una volta tanto è un doppio senso del tutto involontario. Le ragazze
cantano una canzone tutta per me, molto carina:
Laura Laura
Laura è diventata / una gran strafiga / Laura Laura Laura con il cibo / si è
messa in riga / Mamma mia / non mangia più / sta diventando pia / non mangia più
/ il cibo manda via / crescente, ciccioli conditi col nocino / e bei tortelli
pasticciati al cotechino / non mangia più / non mangerà mai più. / Non mangia
più / sta diventando pia / non mangia più / il cibo manda via / e pur essendo
già bellissima da prima / attizza Claudio che strabilia ogni mattina / Claudio
Claudio Claudio col pennello è sempre pronto / non le dà lo spazio per fermarsi
neanche un momento / e la vita la vita l’è dura / in questa postura / a far la
modella / ancorchè snella / chi vivrà vedrà / e gli auguri gli auguri più belli
/ son sempre quelli….
Riprendiamo il cammino e a un certo punto mi volto ed ecco che vedo arrivare
Regina fra i due maschi: poggia l’osso, le dico, te ne tocca solo un decimo!
Quando arriviamo alla strada asfaltata, c’è un signore che se ne sta seduto a
controllare le foglie a cui ha dato fuoco. Stiamo a chiacchierare un po’ e fra
l’altro ci dice che da loro è ancora in uso il baratto, scambiano mele con
castagne.
Arrivati a Pianaccio, andiamo a visitare la tomba di quel comunista di Biagi;
gli diciamo che ci sentiamo soli da quando lui non c’è più,e gli raccomandiamo
di stare tranquillo perché non è vero che Berlusconi lo aveva fatto cacciare
dalla Rai, lo ha detto lui! Purtroppo la tomba è in disordine, e ce ne dispiace.
Arrivati alle macchine ci suddividiamo e passiamo a raccogliere i Frab che sono
ancora per strada. Nella macchina di Sandro siamo in sette, non si sta troppo
stretti, ma se ci beccano! Arriviamo alla fermata della corriera e io, che sono
stata prescelta come responsabile del disguido , prendo la corriera, mentre gli
altri seguono a ruota.
Alla stazione di Silla pare che tutti vogliano prendere il treno al posto mio,
ma alla fine partirà Dani, che sta vicino alla stazione e che forse quindi
arriverà prima di noi. Saliamo in macchina e Frab, che è seduto davanti, chiede
chi ha preso il posto di Carla, che è salita con Isa. La Laura?, dice, allora ci
abbiamo perso nel cambio! Frase che pagherà molto cara, col tempo. A casa alle
sette e quaranta.