14 OTTOBRE 2015 -
CASTEL DEL RIO
Giro verso la chiesa di
Montefune, mai raggiunta per via di uno squasso terribile.
Pranzo al ristorante Gallo a base di marroni
IL DIARIO DI LAURA
Mercoledì 14 ottobre 2015-10-14
Destinazione Castel del Rio
Partecipanti Cate, Dani, Gabriella, Giovanna ( verrà a piovere!, diciamo quando
la vediamo. E infatti ), Iso, Laura, Miriam, Patti, Pino, Sandro Facch,
Sandro
Partecipanti asciutti Alba, Camilla, Dani, Lucia, Paolo
Durata due ore
Mi alzo, guardo fuori e vedo che sta piovendo. “ Patti, sbrigati a prepararti che se no smette di piovere! “ dico perché stamattina ho voglia di scherzare. Quando usciamo la pioggia ha smesso – ma capiremo poi che stava solo raccogliendo le sue forze per organizzare una grande performance. Alla Meridiana ci aspettano Sandro e Cate, con cui andiamo a Castel San Pietro per incontrare gli altri nel parco delle Terme , dove Iso sta facendo le cure. Dopo una seconda colazione, partiamo per Castel del Rio, dove arriviamo alle 11. Per strada asfaltata andiamo verso quel posto dove ti fanno pagare le castagne che raccogli. Comincia a piovere secondo questa progressione: pioviggina ( e in questa fase alcuni si fermano a raccogliere i marroni caduti ), piove piano, piove forte, diluvia. L’acqua si precipita a valle costringendoci a saltare i ruscelletti che forma sulla strada. Il mio ombrello, che ho comprato a caro prezzo, deve essere un parasole, perché piove anche all’interno, e mi si bagnano i capelli, che dopo poi Cate mi sgrida perché si arricciano. Mi si bagnano nell’ordine : scarpe, plantari, copri plantari, calzini, piedi, fondo dei pantaloni ( e di lì l’umidità sale fino a bagnare le mutande ). Comunque non voglio fare una questione personale, è successo a tutti. Andiamo avanti sgomenti, sperando che il diluvio si calmi, ma niente. Gli unici che sembrano non preoccuparsi della pioggia sono Patti e Pino, che non se ne accorgono perché stanno discutendo molto animatamente sul sesso degli angeli: uno sostiene che sono maschi, l’altro che sono femmine. A mezzogiorno cominciamo a tornare indietro perché all’una ci aspettano al ristorante. Mentre siamo in macchina, telefonano dalla Uisp per chiedere se Sandro è disponibile ad accompagnare dei gruppi a fare delle passeggiate. Eh no, esplodiamo io e Cate, Sandro è nostro! Per fortuna anche lui lo sa, e rifiuta. Quando arriviamo al ristorante, scendiamo dalle macchine e non piove più. Bastarda di una pioggia. Dentro troviamo Alba, Camilla, Dani, Lucia e Paolo tutti belli asciutti, pettinati , rilassati e sorridenti. Chiedo che mi diano una strizzata così mi asciugo un po’, poi ci sediamo. Brindiamo alle new entry ( Giovanna, Gabri e Sandro F ) , poi ordiniamo tortelli di marroni, polenta e porcini fritti ecc., tutto buono come al solito. Patti e Pino continuano a discutere animatamente. Sento che Pino dice che il linguaggio esiste prima dell’uomo, e Patti non è d’accordo. Cita fra l’altro il mito della caverna di Platone ( ma Pino dice che è una cazzata ) e Schopenhauer ( ma Pino dice che non conta un cazzo) . E’ lo scontro di un filosofo e di uno scienziato, e temo che non arriveranno a un accordo. E infatti. Gabri ci dice che il 16 novembre a Bari si inaugurerà una mostra delle sculture di Ferruccio. Sandro lancia la proposta di andarci, e una selva di mani si alza per aderire. Alle tre e mezzo ci alziamo per tornare a Bologna e dopo due ore siamo a casa. E’ una giornata che ricorderemo a lungo – se la broncopolmonite ci risparmierà.