6.  12 ottobre 2011
Riccione stazione- viale Martinelli - viale Ceccarini - Piazza Roma - mare - sulla spiaggia fino Misano - ritorno in parte lungomare - Pranzo sul mare (bagno 68) - lungomare Riccione - Centro Riccione - Stazione.
11 Km  disl. 30 m  ore imprecisate

DIARIO DI LAURA

Destinazione                    Riccione

Partecipanti                     Alba, Anna C, Anna Po, Angela, Cate, Isa, Iso, Gio, Laura, Lucia, Luisa, Mariella, Patti,

                                           Rita, Sandro

Durata                               1 ora / 2 ore

Tempo                               è stata l’ultima giornata d’estate

 

Alle 8.28 abbiamo appuntamento  alla fermata dell’autobus con Angela e Iso – che aveva detto che il 36 passava alle 8.30, ma non era vero, era già passato e abbiamo dovuto aspettare quello dopo, con la preoccupazione di non arrivare in tempo. Anche le Isore sbagliano. Nell’atrio della stazione, incontro inutilmente festoso , dato che con i 4/5 del gruppo ci siamo visti anche ieri pomeriggio da Capelli. Sul treno c’è l’aria condizionata e si muore dal freddo. Anna C  va a lamentarsi  e dopo si morirà dal caldo.
  Arriviamo sulla spiaggia e invece del passato di verdura che ci aspettavamo di trovare, vediamo che l’acqua è azzurra e quasi trasparente. Sembra proprio mare. Proviamo a mettere l’alluce in acqua e lo ritiriamo in fretta: è fredda come in Grecia e Gio ed Alba, che si erano riproposte di fare il bagno, desistono.
 Prendiamo a sinistra verso Misano. L’aria è frizzante, ma col passar del tempo si intiepidirà un po’.
  Il mare è tutto increspato di piccole onde che si rincorrono senza sosta fino a morire sul bagnasciuga. Il cielo è sereno. Superiamo delle ruspe, che stanno preparando la spiaggia per l’anno prossimo, con la ben nota efficienza della Riviera.
 Di ristoranti aperti ce ne sono pochi ma, a giudicare da quello dove mangeremo noi, buoni. Dopo mezz’ora io e Gio torniamo indietro. Un gran fusto ci  si avvicina, speriamo sia un tentativo di approccio.  No, vuole solo sapere che ora è. Raggiungiamo Isa che è rimasta a prendere il sole davanti al ristorante del bagno 68 e ci sdraiamo a leggere.
 All’una e mezzo ci raggiungono gli altri e ci facciamo apparecchiare sulla sabbia, al sole. I camerieri ci allestiscono i tavoli  e prendono le ordinazioni con la ben nota solerzia del personale romagnolo , pensiamo noi prima di scoprire che la cameriera è scozzese. Ci sediamo dividendoci in due gruppi: da una parte i piadinari, dall’altra i gourmets, che mangeranno pesce a carrettate, tutto ottimo. Quelli seduti di fronte al mare si godono increduli i colori delicati di questo scorcio d’estate, gli altri ammirano il paesaggio riflesso sulle vetrate del ristorante. Quattro uomini se ne stanno in riva al mare dandoci di spalle,  immobili. Staranno misurando chi ce l’ha più lungo? 
  Intanto una leggera foschia ha avvolto i contorni dei monti di Gabicce, con effetto vagamente metafisico.
 Finito di mangiare ci stendiamo sulla sabbia e ci dedichiamo ad attività ludiche.
 Per la serie “ Indovina l’oggetto misterioso “, per facilitare il compito a Rita, scegliamo l’arricciaburro. Poi, per “ Indovina il personaggio misterioso “ , Patti deve  scoprire il nome di un pittore ( se stesso ) e ci riesce. Dopo che ci siamo divertiti abbastanza  tutti – tranne Isa, Angela ed io – vanno a passeggiare in città.
 Mi racconteranno poi di  aver visitato Villa Mussolini, recentemente restaurata, con installazioni di arte contemporanea di metallo colorato e legno. Era deserta e il custode li ha guardati incredulo: da mesi non vedeva nessuno.
 In Viale Ceccarini poi, si sono fermati a guardare le vetrine di una gioielleria  specializzata in diamanti, con pietre vistose per nuovi ricchi soprattutto russi. Però non hanno comprato niente, dicono che i gioielli erano kitsch. Poi hanno dato un’occhiata ai prezzi delle scarpe : le più economiche costavano 300 euro. Ce n’era un paio che piaceva molto a Luisa, ma non l’ha comprato – mica per i soldi, dice, ma perché avevano i tacchi troppo alti.
 Intanto io, Angela e Isa ci avviamo verso la stazione. La strada non ce la ricordiamo, ci perderemo? Ma no, siamo sicure che Sandro ci ha installato dei micro-chip sottopelle e ci ritroverà subito.
 Alle 18.o7 prendiamo il treno. Ci sediamo a chiacchierare e guardare un tramonto di fuoco, melodrammatico e lunghissimo, accompagnato a debita distanza da una luna rosa. Passa il controllore, ed è un incrocio fra un vampiro hippy e una rockstar in divisa. A casa alle otto e mezzo.

 

viale Ceccarini

piazza roma

ilmare !!

lunga passeggiata fino a misano

il lungomare misano -riccione

rise antiche e rose buffe

sono le antiche o le buffe?

African corps

si mangia al bagno 68 sulla spiaggia

autoscatto con eclissi

donna censurata

giovane gay che esce dal bagno rosa

donne iraniane

lungomare nuovo di riccione

ogni mosaico richiama il parcheggio sotteraneo

la piroga

il porto canale

la villa mussolini, con un'esposizione moderna

la farmacia di riccione vecchio