21.  SARAGOZZA - 8-10 FEBBRAIO 2011

                                            IL DIARIO DI MARIELLA

 Questa volta si torna in Spagna e precisamente a Saragozza.
Il gruppo è quello del cammina e mangia. In particolare vi partecipano: Sandro
 il nostro capo, Isora, Isa, Carla, Alba, Claudio, Anna, Umberto, Danila, Pino, Titti, Luisa, Maurizia, Rita, Anna Chiarini, Alessandra e Mariella.  

 MARTEDI’ 8 febbraio 2011:

Ci troviamo tutti all’aereoporto di Bologna alle ore 13 e, dopo i soliti adempimenti, alle 14.30 si parte con la compagnia Ryanair. Il volo è perfetto e alle 16, con una mezz’ora di anticipo atterriamo a Saragozza a suon di tromba. Questa compagnia infatti annuncia così l’arrivo a destinazione.

Ci accorgiamo subito che, contrariamente a quello che la maggior parte di noi aveva previsto, fa più freddo che a Bologna.

Saragozza (in spagnolo Zaragoza, fu fondata come colonia nel 25 A.C. dall’imperatore Cesare Augusto, con il nome Caesaraugusta, costituita nei pressi di un insediamento degli Iberi.

Fu uno dei centri più importanti della Hispania Tarragonensis, una delle tre,(poi quattro) province in cui i Romani divisero la Spagna.

Alla caduta dell’impero romano d’Occidente fu occupata dai Visigoti. Fu tra le prime città spagnole a convertirsi al Cristianesimo e nel 713 venne conquistata dagli Arabi che la fecero capitale (Saraqusta) di un principato.

Fu riconquistata nel 1118 dai cristiani, ebbe un periodo di grande prosperità diventando capitale del Regno d’Aragona. Durante la guerra napoleonica sostenne due assedi da parte delle truppe francesi, nel 1808 e nel 1819.

Attualmente è una città di 682.283 abitanti, capoluogo della regione di Aragona. E’ la quinta città spagnola per numero di abitanti e la quarta per sviluppo economico. E’ posta nella zona nord orientale della Spagna, a circa 300km.da Madrid, Valencia, Bilbao e Tolosa. E’ affacciata sulla riva destra del fiume Ebro. Dal 14 giugno al 14 settembre 2008 la città è stata sede dell’Esposizione Internazionale 2008 con il tema: “Acqua e sviluppo sostenibile”.

Per raggiungere l’albergo “Avenida” situato in Avenida Cesar Augusto, 55, il gruppo si divide: alcuni prendono il taxi ed altri, fra i quali anch’io, preferiscono l’autobus che, facendo un lungo giro, ci mostra; la squallida periferia, la zona dei supermercati, la stazione ferroviaria, la plaza de toros, che nelle città spagnole non manca mai e, in lontananza, la Basilica di Nostra Signora del Pilar.

L’albergo è molto confortevole con stanze grandi e bagni spaziosi. Io sono alla stanza 318 assieme ad Isora.

Dopo aver depositato i bagagli, usciamo per un giro ricognitivo della città. Costeggiando il fiume Ebro arriviamo al “ponte antico”, di pietra e ammiriamo un bellissimo paesaggio nelle luci della sera. Giungiamo poi nella grandiosa Basilica della Madonna del Pilar, uno dei più famosi Santuari della Spagna. E’ ritenuta la più antica Chiesa mariana della cristianità, fondata, secondo la tradizione, da Giacomo il maggiore, dopo che Maria, madre di Gesù, ancor vivente a Gerusalemme, gli era apparsa, non in spirito, ma, nel suo corpo, seduta su un pilastro.

Continuiamo il nostro giro fino a raggiungere un ristorante chiamato “La repubblicana”. Un posto caratteristico, adornato con vecchie cose, quadri specchi ed una targa con una scitta particolare che non è il caso di riportare, ma che ognuno di noi si ricorderà.

Scegliamo un menù a base di “tapas”, otto a testa e che non sono nemmeno particolarmente buone. C’è anche un dolcetto finale fatto con sanguinaccio e mandorle. Da vedere sembra gradevole, ma io non oso nemmeno assaggiarlo. Costo del tutto € 20 a persona:

Rientro in albergo ben incappucciati per proteggerci dal freddo pungente.

 MERCOLEDI’ 9 febbraio 2011.

Dopo la colazione in albergo,facciamo un giro al mercato alimentare che si trova nelle immediate vicinanze. E’ molto simile ai nostri ma con i prezzi più bassi.

Raggiungiamo poi la piazza della Basilica del Pilar che troviamo avvolta dalla nebbia e visitiamo la Chiesa impiegando circa un’ora.

L’attuale edificio è di proporzioni gigantesche, dotato di una grande cupola centrale, di altre dieci cupole minori e di quattro campanili. La Chiesa fu eretta a partire dal 1681 su progetto di Francisco Herrera il giovane. All’interno, un bel coro ligneo del 400, cappelle e volte decorate da affreschi di noti artisti, marmi, bronzi e argenti e nella santa capilla, cappella barocca a forma di tempietto ellittico, la piccola statua lignea della Madonna del XIV secolo vestita con paramenti preziosi, posta in una colonna di alabastro.

Tradizionalmente, in onore della Madonna del Pilar, si celebrano grandi feste dall’11 al 18 ottobre, in cui si balla l’antichissima “jota”, danza sacra e popolare..

Di nuovo nella nebbia attraversiamo la piazza ed entriamo nel modernissimo e ben organizzato Museo Ibercaia Camon Azar, dove, al 2^ piano, è allestita una bellissima mostra del pittore spagnolo Francisco Goya y Lucentes, nato a Saragozza nel 1746 e morto in Francia nel 1827.

Oltre ai bellissi quadri possiamo ammirare anche le meravigliose incisioni, significative e critiche  nei confronti della Chiesa, della nobiltà e del popolo tenuto nella più completa ignoranza dai potenti dell’epoca.

Anche i costumi vengono spesso criticati come nella serie sui “capricci”, sui “mostri” e sulla “tauromachia”.

Raggiungiamo poi Avenida Giulio Cesar e, con il bus 36, ci rechiamo al castello “Aljaferia”, i cui lavori di ricostruzione sono da poco terminati.
Abbiamo appuntamento per una visita guidata ed un simpatica ragazza ci accompagna  illustrandoci
la storia di questo castello di origine islamica, con bellissimi saloni arabeggianti, arazzi e soffitti a cassonetti. Visitiamo anche le carceri e la torre dove è stato rinchiuso il Trovator. A questa  storia si ispirò Giuseppe Verdi per la sua opera “Il Trovatore”.
Ora una parte di questo castello è sede del parlamento di Aragona dal 1987 e la nostra guida ci fa visitare la sala dove vengono tenute le sedute due volte al mese. Nel corridoio di accesso vi sono anche le foto degli attuali parlamentari e notiamo con piacere che fra di loro vi sono molte donne.

All’uscita il gruppo si divide per il pranzo: chi mangerà di nuovo le tapas e chi farà un buon pranzo a base di pesce.

Con il bus 51 ci rechiamo poi nella zona dell’esposizione del 2008 che ora è completamente abbandonata. C’è un bel sole caldo e ne approfittiamo per fare una passeggiata nel verde lungo il fiume Ebro.

Con il bus 34 andiamo  in Avenida G. Cesar fino alla piazza de Espana. Passiamo davanti al Teatro Principal, percorriamo via del Corso e ci troviamo al Teatro Romano, luogo archeologico che, per essere meglio conservato,è stato posto sotto una grande tettoia. Vediamo la chiesa di S. Magdalena e la Seo che però è chiusa per la Messa.Rientriamo in albergo per un riposino ed una doccia prima della cena.

Alle 20 ci troviamo con un’amica di Carla ed il marito che si uniscono al nostro gruppo.
E’ un po’ difficile trovare il locale giusto  per la cena, ma alla fine arriviamo all’Astoria cafè dove ci accolgono con un po’ di preoccupazione: siamo in venti!
Finalmente riusciamo a fare gli ordini e al nostro tavolo ci sono: 4 “20” , ovvero quattro panini caldi con marmellata ai frutti di bosco, formaggio e acciughe: un gusto particolare che a me non piace, quattro tisane calde (a causa di certi disturbi che mi perseguitano dal pomeriggio), un vino tinto, due cervezas e un ottimo pane. Il tutto per 35 € da dividere in cinque persone.
A questo punto,  un primo gruppo compresa la sottoscritta, rientra in albergo e si prepara per la notte.

Il secondo gruppo, si è saputo il giorno dopo, si è fermato nella hall dell’albergo a giocare a burraco fino a notte fonda, come in una bisca clandestina! Pattarin, nonostante l’impegno, ha perso.Lui dice che è stata pura sfiga ma i maligni insinuano che sia stato perché Laura non è uscita in questa unica sera.

 GIOVEDI' 10 febbraio 2011

Sveglia alle 7.30 e preparativi per il viaggio di ritorno.

Dopo colazione, con il bus 34, andiamo fino alla Plaza del Paradiso dove visitiamo la ricostruzione del “Il patio dell’infanta”. Si tratta di, un’opera scolpita, di bellissima fattura che  un ricco mercante ebreo, Gabriel Zaporta, fece costruire nel 1546 facendo di quella casa la sede del primo istituto bancario spagnolo.

In tempi passati era stata smontata dal suo luogo originale, venduta alla Francia e successivamente ricomprata da una banca spagnola che ora l’ha allestita all’interno della sua sede.

Alle pareti di questa sala sono anche posti dei bellissimi arazzi.

Ci rechiamo poi alla Plaza dos sitos (degli assedi) e in seguito al Museo Provincial de Saragoza dove visitiamo la sala dedicata a Goya. Al termine si può vedere anche un video molto ben fatto.

A Saragozza le opere di Goya sono quelle eseguite fino al 1820, le altre, quelle del periodo della sordità, si trovano a Madrid.

Raggiungiamo, sempre a piedi, la Cattedrale del Santissimo Salvatore detta la Seo (XII – XVI  secolo) al cui interno possiamo vedere la ricchezza e la sovrapposizione degli stili.Mirabile il “retablo policromo” dell’altare maggiore in alabastro. Vi sono molte cappelle ricolme di orpelli barocchi, un organo maestoso ed un coro ligneo di ottima fattura.

Il museo dei tappeti , adiacente alla Cattedrale, espone una straordinaria collezione di arazzi fiamminghi.

Usciti dalla Seo andiamo alla Lonja (sala borsa) dove possiamo ammirare una interessante  mostra del pittore Daniel Quintero, tuttora vivente.

E’ giunta ormai l’ora del pranzo, un rito a cui questo gruppo non si sottrae mai. Il locale scelto è “El rincon de Argon” in Corso Santiago 3 e 5. Si può scegliere fra vari cibi ma la maggior parte di noi  preferisce il menù’ tipico aragonese così composto: ensalada special “rincon”, migas a la pastora con longaniza (pane abbrustolito con salciccia), costillas de ternasco (culatas de cordero), postres caseros a elegir. Il tutto incluso pane e ¼ di vino a € 19.90.

Rientriamo in albergo per ritirare i bagagli e, con il taxi, andiamo all’aereoporto.

La partenza è prevista per le 17.15. ma avviene con una mezz’ora di anticipo e alle 19 siamo a Bologna.

Durante il viaggio ho cercato di raccogliere questi pochi appunti e mi scuso sin d’ora se sono stata inesatta o incompleta. Grazie a tutti per la bella compagnia ed in particolare al nostro ineguagliabile organizzatore Sandro.

                 

 

MARTEDI' 8 FEBBRAIO . ALLA SCOPERTA DELLA CITTA'

MANGIAMO I CHURROS!

LE MURA ROMANE

EL TORRESON DE LA ZUDA

IL LUNGOEBRO

LA BASILICA DEL PILAR

IL PONTE DE PEDRA

LA LONJA

PIAZZA DE LA SEO

PIAZZA DEL PILAR

IL RISTORANTE "LA REPUBBLICANA"

LE 8 TAPAS

CALLE ALFONSO I

TITANA

TITANA CON TITANO

TITANO

MURA ROMANE

BISCA DI BURRACO

MECOLEDI' 9 FEBBRAIO - IL MERCATO GENERALE

IL LOCALE DI CORTO MALTESE

SANTA ISABEL

NEBBIA!!

L'INTERNO DEL PILAR: AFFRESCHI DI GOYA

IL MUSEO AZNAR, CON OPERE GRAFICHE DI GOYA

IL CASTELLO DI ALJAFERIA

IL PATIO ARABO

LA NOSTRA SIMPATICA GUIDA

IL SALONE DEI RE CATTOLICI

LA ZONA DELL'EXPO 2008

HOTEL ALLUCINANTE

LA CABINOVIA CHE PORTEREBBE ALL'EXPO

IL PONTE PADIGLIONE

SPIRALE FATALE

IL PONTE DEL TERCERO MILLENNIO

LA TORRE DE L'AGUA

CHIESA BAROCCA

PLAZA D'ESPAGNA

CHIESA BAROCCA DI SAN MIGUEL

CON TORRE MUDEJAR

CASA DE LOS MORALES

CHIESA MUDEJAR DI SANTA MADDALENA

LATO DE LA SEO

FACCIATA DE LA SEO

TRAMONTO IN PIAZZA PILAR

ALLA RICERCA DELLA CENA

VESTITI PER LE CERIMONIE RELIGIOSE

GIOVEDI' 10 FEBBRAIO

ALLA RICERCA DEL PATIO DELL'INFANTA

VIA INDIPENDENZA

FOTO DI STRAFORO ALL'INTERNO DEL PATIO

PLAZA DE LOS SITIOS

IL MUSEO DE SARAGOZA, CON SEZIONE DEDICATA A GOYA

VISITIAMO LA SEO

FOTO DI STRAFORO DELL'INTERNO DE LA SEO

L'ALCO DEL DEAN

AL PRANZO AL RISTORANTE "EL RINCON DE ARAGON"

ASPETTANDO IL TAXI PER L'AREOPORTO