24 settembre 2014 - Medelana
Iano(loc. Calvane - sent.140 - Monte Calvane - Monte Torrenera -  Casamento - Castello di Medelana - Chiesa e ritorno)  ORE 3.20   7 Km   disl.200m

IL DIARIO DI LAURA

Mercoledì 24 settembre 2014

Destinazione Torre di Iano – Castello di Medelana e ritorno

Partecipanti Anna Ch , Anna Po, Camilla, Iso, Laura, Lucia, Patti, Rita, Sandro, Titti

Durata tre ore e un quarto – parva sed apta mihi

Il mondo è un libro e chi non viaggia legge solo una pagina ( Sant’Agostino )

Alle otto e mezzo alla Meridiana, vogliamo partire un po’ prima del solito perché nel pomeriggio potrebbe piovere. Rita e Titti compaiono per la prima volta dopo le vacanze, e quindi è tutto un frullare di baci e abbracci. Mi allontano un attimo per andare in bagno e quando torno non c’è più nessuno. Aiuto! E non c’è più neanche il mio zainetto ! Mi ritorna in mente un episodio analogo capitato tanti anni fa e mai dimenticato. Aiuto! Ma ecco che Patti fa capolino ridendo da dietro una colonna,per fortuna che c’è lui che è rimasto ad aspettarmi. Partiamo. Arrivati a Torre di Iano proseguiamo ancora un po’, poi parcheggiamo a Calvane e cominciamo la passeggiata prendendo il sentiero 140. Sono le nove e mezzo. Scesi dalle macchine, al primo impatto sentiamo freddo, ma ben presto ci acclimatiamo, anche perché i primi dieci minuti sono di dura salita lungo lo stretto alveo di un ruscello secco, piuttosto faticoso ( Ma come faremo a scendere di qui? pare che chiedano allarmate le mie ginocchia, dato che di qui torneremo, non riusciremo a fare un anello oggi, solo un piccolo cappio ). Iso ha portato dalla Sardegna in regalo per Sandro, da parte sua e di Cate, una maglietta e lui la indossa subito. La scritta sopra dice: “ Al mattino il gallo si alza in volo e canta / il canarino si alza e cinguetta / la colomba si alza e tuba /Non importa che uccello tu abbia, l’importante è che si alzi “. Parole sante. Saliamo e arrivati in cima alla collinetta ci fermiamo a un belvedere ad ammirare l’immancabile Vigese, S. Luca laggiù in fondo di un beige rosato e le colline di un verde intenso che scendono dolcemente a valle. Gli Appennini sono una meraviglia del creato per me, dico. Anche per qualcun altro, dice Patti che sa che sto citando Goethe alla zitta e chieta. Proseguiamo per il sentiero, abbastanza facile e neanche scivoloso. Ai lati, folle di ciclamini con la loro timida bellezza rosata. Iso trova due porcini, uno grande e uno piccolo,che fortuna. Oltrepassiamo un gruppo di case non finite lasciate con le impalcature e abbandonate. Che peccato. Arriviamo a Castello di Medelana, tutto chiuso tranne il cimitero, dove entriamo e vediamo che il terreno è pieno di funghi. Proseguiamo e dopo un piccolo anello eccoci di nuovo sul sentiero dell’andata. Arrivati alla salita erta dell’inizio della camminata, che nel frattempo si è trasformata in erta discesa, per fortuna troviamo una deviazione per i campi, che porta a una carrareccia e di lì alle macchine, evitandoci così di rotolare giù per i sassi. Scendiamo sulla fondovalle e ci fermiamo a mangiare al Joli, dove Sandro ha prenotato. Lì brindiamo a Iso e Cate, che hanno appena compiuto gli anni e ci prendiamo il menu fisso, che offre sempre un ottimo rapporto qualità-prezzo. A casa alle tre e mezzo.

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Partenza da Calvane

la chiesa di Iano

Il Vigese

Il Castello di Medelana

Il borgo di Casamento, con inizio di restauro poi abbandonato

la Laura intrappolata

Il castello di Medelana

la chiesa di Medelana