12. 23 novembre 2011 - Ginco-biloba
Ho l'influenza!! Però un gruppo di arditi va lo stesso!   
Io li seguo dall'alto con il mio "san-drone".

Mattina: Vignola - lungoPanaro verso Spila
mberto - 8 Km a/r
Pranzo alla Trattoria La Bolognese a Vignola.
Pomeriggio parco dei ginco-biloba a Formigine

 

san-drone

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IL DIARIO DI LAURA

Mercoledì 23 novembre ‘11

Destinazione              Vignola – Spilamberto ; Formigine

Partecipanti               Angela, Cate, Dani, Iso, Laura, Luisa, Patti, Pino. Siamo pochi, chissà perché.

Durata                         due ore e mezzo

Dislivello                     venti  centimetri

Alle nove da Cate. Un rapido controllo, ci siamo tutti e quindi partiamo per la Muffa, dove ci fermeremo a fare colazione.
 I riti sono riti. Durante il tragitto mi sento strana, come se mi mancasse qualcosa, come se stessi procedendo senza meta e senza guida. Che strano.
 Arrivati al parcheggio di Vignola ci prepariamo a partire ed ecco che le ragazze cominciano a dire che l’ombrello non se lo vogliono portare dietro. Ma il cielo è bigio, e se venisse a piovere? Meglio chiedere a Sandro. Sandrooo! Ma Sandro non c’è. Non ce lo saremo dimenticato da Cate? Ma è a casa ammalato, mi dicono. Ah, ecco. Quindi gli telefono. Vi  siete già persi?, chiede lui. No, dico io mentre il naso mi si allunga a vista d’occhio. Infatti in una rotonda traditrice  abbiamo preso l’uscita sbagliata, ci siamo trovati in un punto sconosciuto della tentacolare  Vignola e abbiamo errato qua e là per un bel po’ prima di trovare il solito parcheggio. Ci cambiamo le scarpe e siamo pronti.  E’ una verità universalmente nota che quando il gatto non c’è i topi ballano, quindi ognuno propone di andare in una direzione diversa.
Alla fine decidiamo di prendere il solito sentiero verso Spilamberto, perché Angela e Luisa non l’hanno mai fatto.
Intanto il cielo si è ripulito ed è di un bell’azzurro pallido. Fa caldo e, siccome ieri la temperatura era molto più rigida, ci siamo vestiti troppo, e quindi sudiamo. Il paesaggio ha una sua bellezza un po’ spenta, ma il fiume  che compare di tanto in tanto fra gli alberi è tutto luccicante. Oggi non c’è tempo per fare altrimenti – e poi manca il Signore degli Anelli – quindi dopo un’ora e un quarto torniamo indietro. All’una siamo alla trattoria Bolognese, dove ci hanno riservato il solito tavolo. Appena seduti, per guadagnare tempo, raccogliamo le ordinazioni, ma poi faremo un casino tremendo lo stesso  con le mezze porzioni  e quelle intere . Arriva la signora e con un leggero accento di Oxford ci chiede: “ Sciete pronti ?”. “ Sci “ rispondiamo noi, e ordiniamo. Come al solito mangeremo benissimo, a parte i tortellini un po’ scotti, e finiremo con un ottimo crèm caramel, spendendo solo 16 euro e mezzo.
 Partiamo per Formigine, Patti davanti perché questa è la sua terra natale. Ma sfortunatamente dall’ultima volta che siamo venuti hanno disseminato il percorso di rotonde insidiosissime che non si sa dove uscire ( sì, lo so, è un anacoluto ), cosicchè ad ognuna di queste ci tocca girare intorno più volte. E gli altri ci seguono fedelmente. Arriviamo al parco di Formigine e ahimè, le due gincobilobe grandi sono quasi del tutto spoglie, resta solo qua e là  sui rami una lieve trina. “ Siete arrivati in ritardo “, dice un signore del luogo . E certo, dico io, con tutti quei giri viziosi nelle rotonde… Ma lui voleva dire che gli alberi erano carichi di foglie fino a due giorni fa, prima che piovesse. Però le foglie formano a terra un bel tappeto rotondo e c’è n’è uno sotto ogni gincobiloba, grande o piccolo. Facciamo un giro nel parco poi prendiamo la strada di casa. La villa Gandini, che dovrebbe essere bella ,stando al depliant che ci ha mostrato Patti, la vedremo la prossima volta, perché si sta facendo buio.(ndr. la villa Gandini è quella del Parco)

 

PARCO VILLA GANDINI FORMIGINE