17 aprile 2013  -  Ciliegi in fiore !
Vignola - Parco fluviale Marano con varianti varie in mezzo ai ciliegi - 

12 Km   disl. 80 m  ORE nd

Percorso                    Vignola – Marano

Partecipanti              Anna Ch, Antonio, Camilla, Cate, Dani, Iso, Laura, Lucia, Sandro, Titti, Umberto

Durata                        variabile, a partire da un minimo di due ore e mezzo

 

Alle otto e tre quarti alla Meridiana. Arrivo accompagnata da Patti che fa colazione, saluta gli amici e se ne va triste, perché ha degli impegni. Oggi siamo una folla, attirata dalla primavera in fiore, dalla facilità del percorso e, in qualche caso, da un attimo di disattenzione della sfiga. Gli amici che hanno letto il mio ultimo diario sono ancora lì che si domandano chi sia quella che si è sposata, e io li indirizzo abilmente verso Iso, che però si intestardisce a negare.
  Salgo in macchina con Anna, Camilla e Lucia, perché dobbiamo parlare dell’incontro con l’autrice che si terrà presso la nostra biblioteca sabato prossimo. Finito questo argomento, fondo un gruppo di lettura per far contento colui che quelle sciocchine delle mie amiche continuano a chiamare “ il mio innamorato “ , e se andiamo avanti così finirà che ci credero’ anch’io, e magari anche lui.
 Anna è un po’ frastornata perché ha dormito poco ed è poco reattiva, tanto che a un certo punto sta per svoltare dietro una macchina che non c’entra. Per fortuna riesco a fermarla in tempo, se no forse saremmo ancora lì a vagare nella campagna. A Vignola ci fermiamo al solito parcheggio e cominciamo la passeggiata.
 Primavera d’intorno brilla nell’aria e per li campi esulta, sì che a mirarla intenerisce il core ( vi sembra di averla già sentita questa? ). Il fiume scorre pigro e gonfio d’acqua. L’erba è di un verde nuovo e tenero, punteggiato da miriadi di margherite e bottondoro e i fiori dei ciliegi sono  nuvole leggere, bellissime.
 Svoltiamo a destra, dirigendoci verso un gruppo di case e dopo un po’ ci accorgiamo che Dani non c’è. Antonio si dà del cretino – e tutti noi a dire “ ma no, ma no “ -  sapeva che lei si era fermata ( potete immaginare perché ) e non l’ha aspettata, così lei non ci ha visto svoltare. Quindi torna indietro per recuperarla, ma dopo cinque minuti ancora non sono comparsi, allora Sandro va a cercarli, lasciando a Iso il compito di guidarci. Noi siamo un po’ allarmati, perché ci viene in mente “ Dieci piccoli indiani “ di Agatha Christie e ormai siamo solo in otto: chi sarà il prossimo a scomparire?
 Arriviamo di nuovo al sentiero che corre lungo il fiume, ci fermiamo e telefoniamo a Sandro che ci dice di aspettarli, che stanno arrivando. Ma non abbiamo punti di riferimento sicuri. Dove siamo noi? E dove sono loro? Ci sediamo al sole, sull’erba e aspettiamo. Dopo un bel po’ ritelefoniamo e, avendo perso la speranza di farci localizzare, gli diamo l’appuntamento al parco attrezzato di Marano. Riprendiamo la strada con passo un po’ stanco, perché il sole non scherza, saremo attorno ai 30° e il nostro corpo non ha avuto modo di abituarsi gradualmente all’aumento della temperatura.
 Arriviamo al parco di Marano, ed eccoli là, arrivati da ore. Ci sediamo e cominciamo a mangiare sulla nuda tavola – Dio, come rimpiangiamo Isa, che apparecchiava sempre con una bella tovaglia ricamata! Il pranzo viene allietato dal vino rosso di Sandro e dal caffè ancora bollente di Iso. 
 Finito di mangiare, noi quattro dell’equipaggio di Anna ci avviamo verso Vignola, perché Anna ha un impegno, io devo scrivere il diario prima che tutto scompaia nell’oblio ecc.  ecc. Fa un gran caldo. La temperatura percepita si avvicina ai 50°. Camminiamo di buon passo fra i fiori, mentre il sole ci fa sudare e ci abbronza, e sulla destra il fiume scorre calmo e placido. A casa alle tre e mezzo. E gli altri? Cos’avranno fatto? Come se la saranno cavata senza di noi?

NdR - .....benissimo, perchè chi è rimasto stava bene insieme... poi ci siamo seduti in piazza a Vignola a prendere il gelato in una nuova gelateria: non male,.... la cameriera!