13 febbraio 2013 - Iano
Cimitero San Leo - San Leo - Iano chiesa - Torre di Iano- Monte Torrenera(pendici)
8,5 Km  disl. 350 m  ORE 3

IL DIARIO DI LAURA

Destinazione           Iano

Partecipanti            Anna p, Camilla, Cate, Iso, Laura, Lucia, Rita, Sandro

Durata                      due ore e mezzo

 

Alle nove meno un quarto alla Meridiana. Che sorpresa, ci sono anch’io, perchè la sventura si è distratta un attimo e non ho male da nessuna parte. Sandro è molto incerto, perché alle tre deve essere a casa e quindi non abbiamo molto tempo. Alla fine decide per Iano e partiamo. Arrivati là, parcheggiamo davanti al cimitero e cominciamo la passeggiata. Sono le dieci meno un quarto. Sandro ci aveva promesso che avrebbe piovuto, ma pare che non ne abbia nessuna intenzione, anzi a un certo momento verrà addirittura fuori il sole. Non ci si può più fidare di nessuno. La passeggiata si snoda tutta su strada asfaltata, tranne per un breve tratto di sterrata che finisce improvvisamente e ci lascia davanti a una distesa di neve incontaminata. Non ci sogniamo neanche di avventurarci, il ricordo della mitica passeggiata con la neve che ci arrivava all’inguine è ancora troppo fresco, così ritorniamo indietro. Saliamo – alla fine avremo fatto 300 metri di dislivello – e io e Anna restiamo sempre un po’ indietro, impegnate come siamo a trascinarci dietro i nostri chili di troppo. Il paesaggio è molto bello, con le colline che luccicano sotto il manto di neve. Anna si lancia in una difesa appassionata dell’ortodossia religiosa; Sandro la minaccia di farla papa e lei si zittisce. Perché effettivamente il posto di rappresentante di Dio in terra è vacante, dato che Benedetto XVI ha abdicato, e questa sì che è una notizia, non succedeva dai tempi di Celestino V. E’ stata una decisione sofferta per lui, ma provvidenziale per noi, dato che  i telegiornali hanno smesso di parlare di elezioni… e dopo ci sarà il Festival di San Remo per fortuna. Dopo un’ora e mezzo cominciamo a scendere – anche oggi niente anello. Arriviamo alle macchine e siccome è ancora presto, Sandro dice di fare un giretto lì attorno. Io no, mi siedo in macchina ad aspettarli perché sono stracciata – quando arriverò a casa scoprirò di avere qualche linea di febbre. Uffa. Quando gli amici ritornano, riprendiamo la strada di  casa. Ci fermiamo al ristorante Joly – simpatica contaminazione anglo-francese - dove per 13 euro ci offrono una bella scelta di piatti, tutti buoni. A casa alle due e mezzo.